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BULLISMO

Il bullismo è l’uso della forza, della violenza per intimidire o dominare gli altri. Quello che distingue il bullismo dallo scherzo è che in quest’ultimo caso il comportamento è ripetuto e abituale. Non si tratta di un singolo evento, ma di più atti quotidiani. Il bullo o il gruppo percepisce che la vittima è più debole dal punto di vista fisico o sociale. Ad esempio può essere poco popolare in classe o avere una disabilità che rende la vittima incapace di difendersi. Questo squilibrio tra vittima e bullo è una caratteristica principale del fenomeno. Per dominare qualcuno i bulli usano violenze verbali, aggressioni fisiche o atti psicologici. Questi comportamenti vengono ripetuti verso lo stesso obbiettivo e soggetto. Il bullismo si prende gioco delle diversità, ad esempio differente classe sociale, razza, religione, lingua.

Il bullismo è diviso in quattro tipi fondamentali di abusi: psicologico (o relazionale), verbale, fisico e virtuale. E’ attuato da un singolo bullo che è supportato da un gruppo e da “complici”. Questi sostenitori  lo aiutano nei suoi atti.

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Il bullismo si manifesta e diffonde soprattutto a scuola e sul posto di lavoro.  Il fenomeno è sociale: può svilupparsi in ogni contesto in cui gli esseri umani interagiscono. Questi comprendono la scuola, la famiglia, il lavoro, nei quartieri, negli sport, nelle forze armate, online. E’ definito in base a tre criteri: intento, quindi volontà di fare del male, squilibrio di potere tra bullo e vittima e ripetizione per un lungo periodo. Può quindi essere definito come un comportamento aggressivo, ripetuto e che ferisce un altro individuo, fisicamente o psicologicamente. Il ricercatore norvegese Dan Olweus afferma che si verifica quando una persona è “esposta, ripetutamente e nel corso del tempo, alle azioni di violenza messe in atto da una o più altre persone”.  Cioè “quando una persona infligge intenzionalmente danni o causa disagio ad un’altra persona, attraverso il contatto fisico, attraverso le parole o in altri modi.”

Bullismo fisico è un qualsiasi tipo di violenza che fa del male fisicamente a qualcuno o danneggia beni. Rubare, spintoni, calci e distruggendo oggetti personali sono tutti atti fisici. Il bullismo fisico è raramente la prima forma di bullismo che un obiettivo sperimenterà. Spesso il bullismo inizierà in una forma diversa fino alla violenza fisica. 

Il bullismo verbale è un qualsiasi atto che viene condotto con le parole. Chiamando qualcuno con nomi offensivi, con diffusione di voci cattive e pettegolezzi, minacciando qualcuno. Quello verbale è uno dei più comuni.  Nella violenza verbale l’arma principale che il bullo utilizza è la voce e le parole. In molti casi, il bullismo verbale è diffuso tra le ragazze. Le ragazze usano una violenza più sottile (e devastante), in generale, rispetto ai ragazzi. Le ragazze usano atti verbali, così come le tecniche di esclusione sociale, per dominare e controllare gli altri.  verbale.

Il bullismo psicologico fa riferimento a qualsiasi azione che si fa con l’intento di ferire qualcuno psicologicamente o rovinare la sua immagine sociale. E’ una forma comune tra i giovani, soprattutto tra bambine e ragazze. Il bullismo relazionale può essere utilizzato come uno strumento per migliorare la reputazione e immagine sociale rovinando quella degli altri. A differenza di quello fisico on è evidente e può continuare a lungo senza essere notato. Infatti si usano tattiche psicologiche, come l’esclusione dal gruppo e dalle attività, il pettegolezzo, risatine e occhiate cattive. 

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